In caso di danno subito direttamente e unicamente da creditori o azionisti, questi sono legittimati a proporre l’azione di responsabilità nell’ambito di una procedura di fallimento riguardante la società, sia all’infuori del fallimento.
In caso di danno indiretto, quindi che riguarda unicamente la società e che a causa del fallimento si ripercuote sul patrimonio di azionisti o creditori, è la società legittimata a proporre l’azione nei confronti del consiglio d’amministrazione.
Se invece sia la società che i creditori o azionisti hanno subito un danno diretto la legittimazione è possibile solamente laddove il comportamento del consiglio d’amministrazione violi i suoi obblighi.
Il consiglio d’amministrazione può essere ritenuto responsabile del danno causato alla società se viola uno dei seguenti obblighi:
- L’obbligo di diligenza e fedeltà.
- L’obbligo di parità di trattamento tra gli azionisti.
- L’obbligo di avvisare il giudice nel caso di sovraindebitamento della società.
Rendiamo attenti che i consiglieri di amministrazione esercitano le proprie funzioni spesso inconsapevoli dei rischi e delle responsabilità che si assumono e che sono passibili di un’azione di responsabilità che può essere avviata dalla società, dagli azionisti oppure dai creditori della stessa.
PM Group è a vostra disposizione per valutare i singoli casi ed in applicazione dei modelli di calcolo necessari, fornire consulenza sul tema in oggetto.
Patrizia Pasca