La prassi ticinese in caso di richiesta di correzione dell’imposta alla fonte da parte del contribuente è stata influenzata dalla sentenza del Tribunale Federale del 26 gennaio 2010, che ha stabilito che le persone soggette all’imposta alla fonte, ma non residenti in Svizzera, ma che guadagnano almeno il 90% dei loro proventi mondiali in Svizzera, hanno diritto alle stesse deduzioni delle persone soggette all’imposizione ordinaria, creando così la categoria di “quasi residenti”.
Questo concetto si applica a coloro che non percepiscono redditi significativi nel loro paese di residenza ma li guadagnano in Svizzera attraverso un lavoro svolto qui. Le autorità fiscali possono correggere l’aliquota applicata dal datore di lavoro senza richiedere una tassazione ordinaria completa.
Il Canton Ticino ha adottato questa prassi per anni prima dell’entrata in vigore delle modifiche legislative il 1° gennaio 2021. Inoltre, per i residenti che guadagnano più di 120’000 CHF annui da lavoro dipendente, è prevista una tassazione ordinaria ulteriore (TOU).
Le persone non residenti classificate come “quasi residenti” possono richiedere la TOU entro la fine di marzo dell’anno successivo all’anno fiscale, fornendo la documentazione necessaria. Per i residenti, la TOU è automatica una volta raggiunta la soglia.
Il nuovo accordo tra Svizzera e Italia sui frontalieri, in vigore dal 1° gennaio 2024, impone l’imposizione alla fonte per i nuovi lavoratori frontalieri. La nozione di “quasi residente” non si applica più a loro. I lavoratori frontalieri possono utilizzare deduzioni e oneri secondo le leggi del loro paese di residenza.
Il Canton Ticino ha semplificato la procedura di correzione dell’imposta alla fonte con un portale online, consentendo ai contribuenti di richiedere correzioni o ulteriori deduzioni senza dover presentare una TOU. Tuttavia, la TOU resta obbligatoria per richieste di deduzioni aggiuntive.
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Antonella Gilardoni
