Frontalieri fascia 20 km

Frontalieri e guardia di finanza

E’ notizia recente dell’attenzione rivolta dalla guardia di finanza, in particolare dal comando di Olgiate Comasco, ai lavoratori dipendenti frontalieri (ovvero residenti in Italia entro la fascia dei 20KM dal confine) che risultano detenere il controllo di società svizzere, in particolare SAGL, presso le quali svolgono anche la propria attività lavorativa e che sono amministrate da un fiduciario locale. Il trattamento fiscale del reddito di tali lavoratori, sulla base degli accordi tra Paesi, prevede un’imposizione alla fonte in Svizzera a titolo definitivo e nessun ulteriore onere fiscale in capo al contribuente; la Svizzera procede al ristorno di quota parte del gettito ai comuni della fascia. La contestazione mossa dalla guardia di finanza si rivolge in particolare al disconoscimento del rapporto di subordinazione, in applicazione del principio italiano che sancisce come il lavoratore non possa essere sottoposto a se stesso ed è volta a non ritenere valida l’esenzione fiscale applicata sin d’ora in Italia a tali soggetti. La presunta architettura “elusiva” posta in essere dai contribuenti, consentirebbe appunto di trarre un “indebito” vantaggio fiscale nello scontare una tassazione più favorevole, in entrambi i Paesi, in luogo di una più onerosa. Nei primi verbali emanati, la guardia di finanza riqualifica il reddito quale reddito di lavoratore dipendente fuori fascia, soggetto a tassazione IRPEF, detratte le imposte alla fonte elvetiche e la franchigia di legge, con un recupero del dovuto anche sui periodi di imposta precedenti.

Questa tesi, se trovasse riscontro, esplicherebbe le sue conseguenze verso migliaia di contribuenti; tuttavia vi sarebbero diverse argomentazioni opponibili a questa presa di posizione che, tra il resto, violerebbe gli accordi tra i due Stati sul trattamento dei lavoratori frontalieri.

Allo stato attuale, stante la situazione embrionale delle verifiche, la portata dell’indagine e l’incertezza che ancora si profila sugli esiti, non ci si può esprimere ulteriormente ma si invitano i soggetti interessati a prenderne debita nota, qualora i loro casi ricadano nella fattispecie.

PM Consulenze vanta una collaborazione di lunga data con uno studio professionale italiano già attivo nelle questioni transfrontaliere e che sta già rappresentando diversi contribuenti attenzionati secondo quanto sopra.

Ci rivolgiamo pertanto, con i nostri servizi di consulenza, sia al contribuente che ai professionisti che, come per la maggior parte, si trovano confrontati con questa importante novità; restiamo prontamente disponibili qualora il soggetto fosse già stato contattato dalla guardia di finanza oppure anche in via preliminare nella valutazione della vostra casistica.

Marco Martini marco.martini@pmconsulenze.ch

 

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