Accordo Amichevole Covid-19
A partire dal 1. Febbraio 2023 l’accordo amichevole tra Svizzera e Italia sul telelavoro è ufficialmente cessato.
L’accordo amichevole Covid-19, del 18-19.06.2020, al fine di contrastare l’epidemia, concedeva ai lavoratori frontalieri la possibilità di prestare il proprio lavoro dal territorio dello stato della propria residenza senza alcuna conseguenza dal punto di vista fiscale.
Effetti decadenza accordo amichevole sulle imposte dirette
Con la cessazione dell’accordo (da febbraio 2023) un frontaliere residente nei Comuni di confine che presta il proprio lavoro da casa verrà tassato in Italia per l’intero reddito.
Un tale provvedimento porta con sé un potenziale rischio anche per le imprese svizzere; qualora l’Agenzia delle Entrate dovesse riconoscere l’esistenza di una stabile organizzazione personale (nell’abitazione del lavoratore frontaliero), la conseguenza sarebbe non solo la tassazione di tutto il reddito (in Italia) del frontaliere ma anche di attrarre a tassazione in Italia parte del reddito d’impresa.
Cenno sui contributi sociali
Si segnala inoltre che, per quanto riguarda i contributi sociali il lavoratore frontaliere può, ad oggi e fino al 30.06.2023, prestare lavoro da remoto senza limiti di tempo; a partire dal 1. Luglio 2023 superata la soglia del 25% (del tempo totale di lavoro del dipendente a beneficio del datore di lavoro svizzero) l’azienda è tenuta a pagare i contributi sociali INPS in Italia e di conseguenza interrompere i pagamenti dei contributi AVS per il lavoratore frontaliere che supera i limiti citati.
A fronte delle importanti novità sopra esposte, PM Group è a vostra disposizione per valutare i singoli casi ed in applicazione dei modelli di calcolo necessari, fornire consulenza sul tema in oggetto.
Carlo Castellano
castellano@fiduciariafontana.ch
